SESTO SAN GIOVANNI, 31 marzo 2018
Atterrata martedì in Italia, subito dopo aver terminato la Lega Adriatica con la maglia del club montenegrino del Buducnost, Sanja Orozovic si sta già allenando a pieno regime con il resto della squadra. Ala di 185 cm del 1990, Sanja è stata chiamata per non lasciare nulla di intentato in stagione e andare fino in fondo, anche dopo la brutta botta dell’infortunio di Bea Barberis. Il Geas non si ferma nemmeno sotto Pasqua: allenamenti anche venerdì, sabato e lunedì, per affrontare col massimo della preparazione le ultime battute del campionato e per far ambientare il nuovo innesto. Sesto è attesa a Pordenone mercoledì 4 aprile alle 18.30; sabato 7 affronterà San Martino di Lupari, al PalaNat alle 20.30.
Intanto, precisamente ieri è caduto il 40.o anniversario della storica vittoria del Geas a Nizza: la prima coppa dei Campioni dello sport femminile italiano. Il club rossonero comincerà a celebrare la ricorrenza al primo appuntamento interno utile, sabato 7, quando le rossonere indosseranno in gara una riproduzione della divisa del 1978. Il giorno dopo, domenica 8, dalle 10, nell’Auditorium di Multimedica a Sesto San Giovanni, tutto il mondo Geas festeggerà le “signore della coppa”, che per la prima volta si troveranno tutte insieme da quel giorno di 40 anni fa, in una mattinata ricca di sorprese. Sarà naturalmente presente anche la “new entry” Sanja, che abbiamo nel frattempo intervistato.
Come trovi gli allenamenti?
“Intensi e produttivi: sono qui da pochi giorni e il primo approccio è molto positivo”.
Parliamo del tuo passato: quanti anni avevi quando hai iniziato a giocare?
“Avevo 12 anni: per stare insieme a delle amiche, decisi di provare. Iniziai nella mia città, Subotica, in Serbia. Lì ho giocato per tutti gli anni delle giovanili, che da noi si dividono in tre step: “Pionir”, “Cadet” e “Junior”. Dopodiché sono andata a giocare i playoff con il Partizan Belgrado, nel 2010”.
Una volta entrata nella categoria senior, dove hai giocato?
“A Belgrado, con il Partizan, ho lottato per la mia prima Coppa: alla fine dei playoff abbiamo vinto il campionato. Dopo quell’esperienza, sono andata a giocare in Slovenia, per il Celje: abbiamo vinto il campionato e la coppa di Slovenia sia nel 2012 sia nel 2013. Ho proseguito la mia carriera nel club ungherese del PEAC, a Pecs. Poi mi sono trasferita in Kazakistan, dove ho giocato con la maglia dell’Okzhetpes, prima di andare in Polonia, con il TS Ostrovia, della città di Ostrow. Nell’ultima stagione, ho vestito i colori del Buducnost, a Podgorica, in Montenegro”.
Quando non sei impegnata con la pallacanestro, cosa ti piace fare?
“Adoro guardare film di ogni genere e leggere”.
Com’è stata la tua esperienza con la nazionale serba?
“Ho buonissimi ricordi della nazionale. Ho preso parte agli impegni internazionali con le selezioni giovanili dall’Under 16 all’Under 20. Da senior, sono poi stata chiamata ad alcuni raduni”.
Cosa ti ha spinto a rispondere di sì alla chiamata del Geas?
“Amo giocare a basket, e mi si è presentata una bella opportunità. Conoscevo già il campionato italiano, soprattutto quello di A1: Schio e Venezia hanno raggiunto buoni risultati anche in EuroCup e la Reyer disputerà la finale del torneo”.
Cosa ritieni di poter offrire alla squadra?
“Energia ed esperienza. Inoltre, ho vinto l’ultimo campionato che ho disputato: potrei contribuire alla “win mentality” del gruppo”.
Fabiano Scarani – Ufficio stampa GEAS