Corsi e ricorsi storici… La post-season del GEAS un anno fa iniziava con la sfida alla Magnolia Campobasso. Stesso record in classifica (17 vinte e 7 perse), con le molisane al quarto posto per il quoziente canestri. Tre sfide incredibilmente avvincenti, equilibrate, tese. La prima decisa addirittura dopo 2 overtime, con una Caterina Dotto monumentale a firmare ben 24 punti, coadiuvata dalla doppia doppia di Moore (18+10) e dai 14 di Gwathmey.
Ancora vivido il ricordo del finale di gara2 al PalaNat: la preghiera di Kacerik che si insacca sulla sirena, vanificando la furiosa rimonta GEAS del secondo tempo. Inutili furono i 21 di Panzera e la solita doppia doppia di Moore. Così da arrivare alle decisiva, tesissima gara3. Il primo maggio scorso il GEAS pagò un deficitario 1/22 dalla lunga distanza, che gli negò qualsiasi velleità di vittoria.
Flash forward rapido ai giorni nostri: 11 mesi dopo, 1 aprile 2025. Niente pesci d’aprile, pochissimo su cui scherzare: domani comincia la post season delle rosssonere. L’avversario? Esatto, ancora la Magnolia Campobasso di coach Sabatelli.
Una nuova, grande classica
Se Schio-Venezia è diventato il superclassico della pallacanestro femminile italiana in tempi recenti, crediamo che GEAS-Campobasso non sia da meno. Oltre la palpitante serie di playoff dello scorso anno, da ricordare anche un quarto di finale in gara secca nel gennaio ’24. Allora fu il GEAS ad uscire vincitore dal PalaSelvapiana, in una sfida a punteggio basso.
Quella di domani sarà la nona volta che le due società si affrontano in appena 17 mesi. Ci sono tutti i presupposti per annoverarla tra le sfide epiche di questa epoca cestistica.
Nei due incroci stagionali le squadre si sono divise la posta in palio. Peraltro in controtendenza rispetto alla stagione scorsa, quando, ad eccezione di gara3, tutte le gare furono vinte dalla squadra in trasferta. GEAS vincente nella gara di andata, al debutto nel nuovo PalaAllende. Primo quarto dominante, risposta molisana nel secondo ed un testa a testa proseguito nel secondo tempo. Le rossonere la spuntarono grazie ai 22 punti di Makurat e ad un ottimo 10/23 dall’arco. Al ritorno invece a prevalere è stata la Magnolia, ed ancora decisiva la percentuale nel tiro da fuori: il 12/16 nei primi 20′ equivaleva ad una gragnuola di bombe sparate dalle padrone di casa, con 51 punti già a metà gara.
Il momento di entrambe
Campobasso ha chiuso la regular season con la sconfitta interna contro Venezia. Andata anche a -15, la Magnolia ha tentato di ricucire nell’ultimo quarto, senza andare mai oltre i 3 possessi di distanza. Minutaggio gestito per tutte, d’altronde la sfida contava nulla per entrambe. Nessuna giocatrice oltre i 28′ e energie dosate per tutte.
Il GEAS invece, con la vittoria di Sassari, ha inanellato la seconda vittoria in fila, che mancava da più di 3 mesi. Moore continua ad essere un fattore vicino canestro e la difesa ha ritrovato solidità, dando segnali positivi dopo la gara con Battipaglia.
Come nelle precedenti sfide, la battaglia sotto le plance tra Pallas e Moore potrebbe spostare l’ago della bilancia verso una delle due squadre. Le due lunghe sono due delle migliori interpreti del ruolo in Italia, con la prima più solida a rimbalzo e la seconda con un range di tiro potenzialmente più ampio.
Oltre alla sfida a rimbalzo, decisiva sarà anche la percentuale dall’arco: come visto al ritorno, se la Magnolia tirerà con quelle irreali percentuali sarà quasi impossibile giocarsela alla pari. D’altro canto, il GEAS difficilmente tirerà col 3% come in G3 di un anno fa.
Parola a coach Zanotti
Siamo arrivati nella fase decisiva della stagione. Come ci arriva il GEAS?
Siamo arrivate alla vigilia di G1 con buon entusiasmo. Penso che la squadra sappia l’importanza di questo finale di stagione.
Come vedi in generale il livello del campionato italiano? È stata la stagione che ti aspettavi? E invece, in particolare, come valuti la nostra stagione finora?
A parte i primi due posti, assolutamente scontati, per ora… Sotto Schio e Venezia un gran campionato di Campobasso, una società e squadra solida. Bravissima Tortona a non perdere occasione per agganciare il quarto posto. Sorprendenti San Martino e Faenza, mentre noi sicuramente al di sotto delle nostre possibilità.
La squadra pare essersi compattata nelle ultime 2W (che in fila non arrivavano da dicembre) soprattutto nella metà campo difensiva. È lì che potrebbe trovarsi la chiave di volta di questo gruppo?
Sicuramente la difesa deve essere la chiave di svolta: mettere attenzione e intensità li ci serve per attaccare con meno pressione.
In stagione il bilancio è 1-1, la scorsa stagione fu di 3-3, con loro a passare in semifinale di campionato e noi di Coppa Italia. Equilibrio totale, anche visto l’andazzo delle singole gare. Dove ci sarà da fare la differenza?
Con la Magnolia l’attenzione deve essere assolutamente dal punto difensivo, sulla transizione e la velocità di Campobasso. Limitare le palle perse e fare tiri con un buon equilibrio sarà sicuramente fondamentale.
Nel weekend debutteremo nei playoff nel nuovo impianto di Cinisello. L’anno scorso in G2 al PalaNat l’atmosfera era vibrante, cosa diresti ai tanti tifosi per invogliarli a venire domenica?
Nei playoff abbiamo bisogno del pubblico, che sia il più possibile caldo.
Spero di vedere tante ragazze del nostro settore giovanile con genitori e che Cinisello e Sesto si uniscano a fare il tifo per noi.
Cosa ti auguri per quest’ultima fase della stagione?
Un riscatto da una stagione non facile e sottotono, soprattutto nel girone di ritorno.