Nella giornata di ieri, lunedì 17 febbraio, il capitano del GEAS Beatrice Barberis è stata insignita del riconoscimento “Atleta Eccellente, Eccellente Studente“. Premio che certifica il lavoro sportivo ad alto livello in concomitanza di una carriera universitaria condotta sino in fondo, col conseguimento della laurea magistrale in “Formazione e Sviluppo delle Risorse Umane” col voto di 110 e lode presso l’università di Milano-Bicocca. Istituito nel 2016, il premio valorizza gli atleti che hanno ottenuto la laurea magistrale e contemporaneamente hanno giocato in Nazionale.

Non è la prima volta per Beatrice, ciò non toglie l’emozione e la soddisfazione nel raggiungere certi risultati, sportivi e non. A premiare Bibi il presidente del CONI Giovanni Malagò, il presidente FIP Gianni Petrucci e l’ex cestista azzurra Raffaella Masciadri, ora presidente della Commissione Nazionale Atleti del CONI.
Tornata a Sesto in vista della ripresa degli allenamenti e del campionato, fissata per il prossimo weekend, Bea ci ha tenuto a rispondere a qualche domanda inerente a questo importante premio ritirato ieri.
Atleta eccellente, eccellente studente: che effetto ti fa sentire queste importanti parole associate al tuo nome?
Onestamente mi fa un po’ strano. Non è la prima volta che vinco questo premio, ma nonostante ciò mi risulta difficile considerarmi eccellente; diciamo che ho sempre cercato di dare il massimo in entrambe le cose!
E essere premiata al CONI, insieme ai migliori atleti italiani e mondiali, mi ha emozionato.

La laurea magistrale in “Formazione e sviluppo delle risorse umane” è il coronamento di un percorso di studi impegnativo: cosa ti porterai dietro di questi anni?
In realtà mi porto dietro tutto quello che ho studiato ogni giorno. Tutto il percorso mi ha aiutata a diventare la persona che sono e permesso di acquisire una prospettiva aperta alle cose e un pensiero critico con cui guardare la realtà quotidiana. Lettere moderne, forse in maniera un pochino più astratta, e formazione e sviluppo delle risorse umane in maniera sicuramente più concreta.
Era ciò che avresti sempre voluto fare?
Il mio percorso me lo sono costruito col passare degli anni. Dopo il liceo, ho deciso di fare lettere moderne perché pensavo di voler insegnare, poi le circostanze mi hanno portato ad appassionarmi anche al mondo della formazione aziendale e quindi ho deciso di continuare il mio percorso di studi. Ma tuttora non so esattamente cosa farò nella mia seconda vita (post vita di atleta), cerco di costruirmi il mio futuro tutto i giorni e vediamo dove mi porterà!

Spesso in Italia si parla della difficoltà di far coincidere gli studi con un percorso sportivo di alto livello: sei la classica eccezione alla regola o sono soltanto frasi fatte?
Potere e riuscire a far coincidere la carriera accademica e quella sportiva è una mia battaglia da sempre: da quando ero al liceo fino a tutti gli anni dell’università. Ogni qualvolta ne ho avuto l’occasione, ho cercato di portare il mio esempio e di motivare i giovani a impegnarsi e non rinunciare a prescindere all’una o all’altra per paura di non riuscire.
I nuovi giovani sono anche più fortunati perché oggi ci sono numerose possibilità di studiare anche a distanza e con i programmi dual Carrier di riuscire a far coincidere le carriere. Credo anche che negli ultimi anni moltissimi più giovani si sono resi conto dell’importanza di continuare gli studi nonostante una brillante carriera sportiva; soprattutto nello sport femminile sono pochissime ormai le ragazze che decidono di non iscriversi all’università e questo mi fa molto piacere perché dobbiamo sempre considerare che la carriera sportiva, purtroppo, non è infinita e quindi prepararsi ad un dopo è fondamentale.

Guardandoti indietro ci sono stati momenti di scoramento in cui pensavi “ma chi me lo ha fatto fare?!” ?
No, non ho mai avuto momenti di scoramento, anzi mi è sempre piaciuto studiare e per questo le mie amiche mi hanno sempre preso in giro. Ovviamente durante le sessioni di esami ho avuto momenti di grande stress, ma non mi sono mai pentita di aver intrapreso questi percorsi di studio, anzi studiare mi ha sempre riempito la vita. Potessi studierei ancora.
Cosa diresti alla Bibi di 10 anni fa? Ti saresti aspettata questa carriera (sportiva e non) così ricca di soddisfazioni?
Allora 10 anni fa avevo 19 anni quindi avevo appena iniziato l’università, giusto? Che giovane!! Ahhaha

Oggi le farei i complimenti per l’impegno quotidiano in tutto quello che faceva e le direi di continuare a fare sempre tutto quello che le piace al massimo, perché in fondo è l’unica cosa che conta e che i sacrifici ripagano sempre in qualche modo. E di non preoccuparsi troppo del futuro perché il percorso uno se lo costruisce giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Chi mi conosce lo sa, non avrei mai pensato di raggiungere i livelli che ho raggiunto nella pallacanestro: ho giocato in Nazionale e in Eurolega che erano i due sogni della Bibi di 10 anni fa, quindi guardarmi indietro e rendermi conto di averli realizzati fa ancora un po’ strano.

Che consiglio daresti alle tante ragazze che magari si affacceranno a breve al mondo universitario, e che al contempo vogliono proseguire la loro passione sportiva?
L’unico consiglio che posso dare loro è quello che ho sempre dato: se avete passione continuate entrambe le carriere perché si può fare e soprattutto perché rinunciare a una delle due cose solo per paura di non riuscire poi potrebbe portare a dei rimorsi. Consiglio di farsi aiutare e consigliare dalle persone giuste e di non sottostimarsi mai.