“GEAS, obiettivo Final Four”: coach Zanotti presenta la gara con Faenza

Si apre domani, alle 18 contro l’E-Work Faenza, il cammino del GEAS nella Coppa Italia 2024/2025. Le rossonere ci arrivano allo stesso modo della stagione precedente: quinto posto in campionato, un anno fa in regalo arrivò il Sanga Milano al PalaNat, quest’anno le romagnole al PalaAllende (ingresso gratuito fino ad esaurimento posti).
7W e 4L (cinque dopo la partita di ritorno con Schio dello scorso weekend), con in più l’esperienza europea che ha (ri)portato il GEAS in EuroCup dopo tantissimi anni. Le rossonere si sono posizionate nello stesso lato di tabellone di Derthona, che troveranno ipoteticamente nel turno successivo che si giocherà tra una settimana. In palio un posto per le Final Four di Torino del 14/16 febbraio.

Obiettivo: tornare a Torino

L’obiettivo dichiarato è quello di tornare nel capoluogo piemontese e bissare il grande evento dello scorso febbraio. Il cammino, l’anno scorso, iniziò con una agevole vittoria casalinga col Sanga, prima di espugnare Campobasso nel secondo episodio di una saga che si rivelò poi lunghissima. Nella semifinale di Torino una gara decisamente combattuta con la Reyer, decisa solo nel finale a favore delle orogranata.
Quest’anno l’obiettivo è il medesimo: arrivare a Torino per poi sfidare nuovamente Venezia.
Di fronte domani la compagine di coach Seletti, reduce dal blitz esterno a Brescia che ha chiuso un periodo complesso e ridato velleità di post-season (dal sesto al nono posto tutte appaiate a 4W). Da tenere d’occhio la batteria straniera: Roumy-Reichert-Fondren e Parzenska stanno facendo pentole e coperchi per Faenza.

La parola a coach Zanotti

La gara di domani ce la presenta coach Cinzia Zanotti. Questa prima fase di Coppa Italia diventa anche un momento ideale per fare un bilancio di questa prima parte di stagione. L’EuroCup, il girone di andata di campionato, gli obiettivi stagionali…

Siamo giunti sostanzialmente a metà stagione: dopo 4 mesi, qual è il tuo bilancio?

Il bilancio direi che è positivo, anche se avremmo potuto fare un pochino meglio. Ovviamente siamo molto contenti dell’esperienza fatta in EuroCup: le tante partite di questi mesi ci hanno aiutato a ⁠capire il livello europeo e le esigenze che servono, a livello societario, per affrontare un impegno così. Ci aiuterà, se possibile, ad alzare l’attenzione in determinati ambiti.
Potevamo fare qualcosa in più, certamente, ma il primo anno da rookie è sempre molto difficile.

Se facciamo un salto indietro alla stagione 23/24, più precisamente sempre a dicembre, la classifica è identica. 5° posto, l’anno scorso con 7-5 di bilancio. Andando un po’ più a fondo, noti differenze rispetto ad un anno fa?

Non so sai… Derthona può aver sostituito la Virtus Bologna nelle gerarchie del campionato, sia a livello di immagine che a livello tecnico. Noi eravamo quinte e siamo di nuovo quinte… Forse la differenza è che non ci sono partite scontate. Sì, in vetta Reyer e Schio sulla carta sono una spanna sopra, ma ad esempio Campobasso poche settimane fa ha vinto con la Reyer in trasferta.
Il livello è simile alla stagione scorsa, con appunto l’avvento delle piemontesi al posto delle emiliane.

⁠Ci accingiamo ad iniziare la terza competizione della stagione. La Coppa Italia sotto quali auspici nasce?

La Coppa Italia dovrebbe essere IL nostro obiettivo a questo punto del cammino. Abbiamo una partita da affrontare domani, con l’E-Work Faenza. Le emiliane sono una squadra non semplice, a fine ottobre abbiamo vinto bene in trasferta, ma ciò non significa nulla.
Eventualmente, se riusciremo a vincere, ci sarà Derthona, che è LA partita importante per noi. Sia in Coppa, dovessimo arrivarci, ma anche in campionato, visto che le affronteremo pochi giorni dopo. Per noi sarebbe importante arrivare di nuovo alle Final Four, è uno degli obiettivi fissati in pre-season.

⁠A Faenza, a fine ottobre, una delle gare più solide di questi primi mesi, con l’apporto di tutte le effettive ed una gran prova di squadra. La stessa che servirà domani sera?

Sì, a Faenza ci mancavano Trucco e Spreafico, ma nonostante ciò la prova fu una partita solidissima. Ovviamente a livello mentale dovremo replicare quell’intensità, ma non pensiamo a quella partita, perché sarà una gara diversa, come detto sopra. Faenza è una squadra che può dar fastidio a tutti.

⁠Quanto ha inciso l’aver spesso affrontato le settimane a ranghi ridotti, causa i molteplici problemi fisici che hanno colpito quasi tutto il roster rossonero, come appunto accaduto a Faenza?

Il problema degli infortuni ci ha condizionato, ancor di più perché ad inizio stagione: Moore si è fatta male subito, a Venezia, in una delle prime amichevoli. Ciò l’ha esclusa da buona parte della preparazione.
Stesso discorso per Gustavsson e Barberis… Avendo poi iniziato sin da subito col doppio impegno campionato/coppa, ho capito l’importanza del lavoro svolto in pre-season. Sono quelle settimane che ti permettono di incamerare tanto fieno in cascina, tempo che non hai nei mesi successivi, giocando ogni tre giorni. Certamente gli infortuni hanno inciso, anche questo ci dà esperienza: l’arrivare alla pre-season già con un minimo di preparazione svolta.
Gli infortuni, come gli innesti a campionato in corso, incidono sempre.

⁠A fine girone d’andata il GEAS risulta il miglior attacco e la sesta difesa. Un cambiamento di pelle significativo rispetto alle tue versioni GEAS precedenti. È stato un cambiamento di mentalità voluto e pensato sin da agosto?

Sicuramente ho costruito una squadra con più punti nelle mani. Spreafico, Makurat hanno un arsenale di soluzioni offensive infinito. Di certo non voluto il sesto posto difensivo: avrei preferito un equilibrato secondo attacco e seconda difesa!
Ovvio però che, quando una squadra in attacco si sente in fiducia, tende a dare meno importanza all’altra metà campo. Ma anche su questo siamo altalenanti: alcune partite difendiamo bene, altre dove siamo disattente. Non è sicuramente una cosa voluta ad inizio stagione, ma una conseguenza della squadra che è stata allestita.
Anche se, ribadisco, non è una costante il non difendere.

Ultima partita del 2024: un tuo augurio in vista del nuovo anno?

Cercare di continuare il nostro lavoro, con qualche sbavatura in meno. Cercare di essere più attente in ogni partita, per non perdersene qualcuna per strada!

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