Al termine dell’ennesima estate rovente è giunto il momento di tirare le fila, riavvolgere il nastro dei ricordi e tirare le somme di com’è andata questa stagione. Perché anche nel mondo della pallacanestro, ed in particolare nell’universo GEAS Academy, purtroppo (o per fortuna) estate non è sinonimo di vacanze, ferie, relax. Anzi, sono proprio i giorni afosi, in cui la maggior parte delle persone compilano il sudoku sotto l’ombrellone o ascoltano la nuova hit estiva di Anna, che le antenne dei tesserati rossoneri sono più all’erta che mai.
Il motivo? Le tante manifestazioni internazionali che si disputano a livello giovanile! Una vetrina per ammirare quanto di buono fatto durante l’anno, per tarare a che punto siamo rispetto alle altre nazioni che parlano la lingua universale della pallacanestro. Ed al GEAS Academy sono parecchie le atlete che, in queste manifestazioni, si sono messe in mostra, raccogliendo applausi e medaglie.
Basti pensare ad Ilaria Panzera, premiata nel 2019 come MVP dell’Europeo U18 e trascinatrice azzurra fino alla medaglia d’oro. O a Cecilia Zandalasini, che nel 2016 si portò a casa anch’essa l’MVP del torneo europeo U20 e la medaglia d’argento.
Questa estate 2024 proponeva il Mondiale U17, col gruppo che appena un anno fa conquistava uno splendido bronzo a Smirne (TUR). Inoltre anche le tre manifestazioni giovanili continentali.
L’unica selezione a non schierare rossonere è stata quella U20 che è salita poi sul terzo gradino del podio. Nelle altre squadre giovanili invece sono state parecchie le ragazze GEAS coinvolte. In “ordine di anzianità” Greta Ramon, che ha disputato l’Europeo U18 a Matosinhos (POR): l’Italia si è classificata nona, dopo aver perso un ottavo di finale non adatto ai deboli di cuore, con un finale incredibile contro l’Ungheria. Greta giocherà la stagione 24/25 con l’U19 GEAS ed in prestito al Basket Foxes Giussano, dove disputerà la A2.
Al Mondiale U17 hanno invece preso parte Olivia Ostoni ed Emma Volpato. Manifestazione svolta in Messico, le azzurrine si sono fermate ai quarti contro la corazzata Francia, per poi chiudere settime nel rematch della finale 3/4 posto dell’anno precedente contro la Finlandia. Hanno mancato la convocazione altre due rossonere, Serena De Lise e Giulia Minora, la prima per scelta tecnica e la seconda per un infortunio poco prima del ritiro pre-Mondiale.
Le ultime a scendere in campo, in ordine cronologico e per anzianità, sono state le U16 in quel di Miskolc (HUN). Per una ragazza GEAS che ha disputato la manifestazione, Emilia Magni, anche qui tanta sfortuna che ha colpito Francesca Trezzi, anch’essa infortunata all’ultimo momento prima di partire per l’Ungheria. Emilia, un anno sotto età, si è ritagliata il suo spazio, dando un importante contributo nel percorso che ha portato la Nazionale ad arrivare quarta.
Ma come hanno vissuto l’esperienza Azzurra le ragazze? Cosa hanno provato? Quali sono le impressioni sulla stagione che hanno appena cominciato in GEAS Academy? Sono proprio Emilia Magni, Olivia Ostoni, Greta Ramon ed Emma Volpato a raccontarcelo!
Come valuti questa esperienza con la maglia azzurra di questa estate?
Emilia Magni: Quest’estate ho avuto l’opportunità di fare due esperienze con la maglia Azzurra. Nella prima ho partecipato al JR NBA a Valencia dal 26 al 29 giugno e poi al Torneo dell’Amicizia U15 a Varese dal 5 al 7 luglio. Successivamente il 22 luglio sono partita per il raduno dell’Europeo U16 a Udine, dove alla fine del raduno mi hanno comunicato che sarei entrata nelle 12 per Miskolc (Ungheria).
Olivia Ostoni: È stata un’esperienza intensa ed unica perché giocare un mondiale non capita spesso e si possono conoscere giocatrici di tutto il mondo e modi di giocare a basket differenti: solo nel girone di qualificazione abbiamo incrociato 3 squadre provenienti da 3 continenti diversi!
Greta Ramon: Era per me la prima esperienza, sicuramente ho avuto modo di confrontarmi con le migliori giocatrici a livello europeo della mia età e ciò è stato molto stimolante. Credo e spero che questo sia solo un punto d’inizio per continuare a migliorarsi.
Emma Volpato: È stato veramente un onore poter rivestire la maglia del mio paese e ancora di più poter partecipare ad una competizione come un Mondiale. La convocazione è una sorta di premio per il lavoro fatto durante l’anno, ma è anche un’opportunità per migliorarsi e confrontarsi con le giocatrici più forti d’Italia e in questo caso del mondo!
Su cosa pensi dovrai lavorare tecnicamente da settembre che non ha funzionato al Mondiale/Europeo?
Emilia: Secondo me dovrei migliorare il tiro da 3 punti per renderlo più efficace, il palleggio e sicuramente dovrei imparare a gestire meglio l’ansia e trovare il giusto equilibrio tra adrenalina e “strizza”.
Olivia: Penso di voler provare a diventare una giocatrice più versatile, non solo una brava tiratrice da 3 punti, e più confidente nelle proprie capacità.
Greta: Vorrei lavorare sul tiro, essendo stata discontinua durante la manifestazione, e sul playmaking in generale cercando di avere minuti in campo.
Emma: Sicuramente voglio continuare a migliorare le mie caratteristiche da esterna. Per me lo scorso anno è stato di grande cambiamento, sono passata da giocare da 4 durante il mio primo anno al GEAS a diventare sempre di più una giocatrice fuori dall’arco dei tre punti, un ruolo che penso rispetti di più le mie caratteristiche e la mia personalità. È stato sicuramente difficile riuscire ad esprimermi al meglio giocando in questo ruolo ancora “nuovo” per me, e soprattutto farlo giocando contro alcune delle squadre più forti del mondo, ma questo non è stato altro che uno spunto per capire su quali aspetti dover lavorare di più.
Ho cercato di “rubare” il più possibile da tutti, giocatrici e allenatori!
Vestire la maglia azzurra ha sempre un sapore particolare: quale sarà l’highlight di questa estate, un momento particolare che ti porterai nel cuore?
Emilia: Ho passato un’estate piena di emozioni e novità ma i ricordi migliori sono due vittorie: la finalina 3-4 posto al JR NBA U15 e il quarto di finale all’Europeo U16 contro il Belgio. Quella partita ci ha permesso di entrare nelle prime 4 d’Europa!
Olivia: La partita con il Messico perché ci siamo divertite giocando e l’amicizia con le ragazze del Giappone che sono state un incontro speciale: cultura, educazione e gioco di squadra esemplari.
Greta: Tra tutti direi la vittoria contro la Germania che ci ha permesso di ottenere il secondo posto nel girone: è stata una vittoria di squadra tutte hanno contribuito e perciò è un ricordo che custodirò per sempre.
Emma: Sì, sicuramente come dicevo è davvero una grandissima emozione e un grande onore poter vestire questa maglia. Di momenti emozionanti ce ne sono stati tanti…
Personalmente ho davvero un debole per l’inno per esempio, ogni volta mi devo contenere per non far scendere la lacrimuccia! Se devo però scegliere proprio un ricordo speciale, ti direi il mio primo canestro della competizione, contro il Mali. Mi ricordo perfettamente la sensazione di rilasciare la palla, guardarla in aria e sentire il cuore battere all’impazzata dopo aver visto la palla entrare: mentre correvo per tornare in difesa mi tremavano le mani!
Tornando al GEAS, venite tutte da finali nazionali giocate. Quale sarà l’obiettivo per la stagione che comincia a breve?
Emilia: A livello personale, migliorare il più possibile tecnicamente e mentalmente. A livello di squadra invece raggiungere le Finali Nazionali e cercare di entrare tra le migliori.
Olivia: Obiettivo principale arrivare alla finale U19… poi non si dice altro per scaramanzia! Siamo una squadra competitiva!
Greta: Personalmente in A2 spero di riuscire a ritagliarmi il mio spazio ed essere pronta a competere a quel livello. Riguardo le giovanili, essendo il mio ultimo anno, spero di tornare a casa con una medaglia: c’è da lavorare duro, però credo nel lavoro che la società sta facendo e soprattutto conosco l’impegno che ognuna delle mie compagne mette in palestra ad ogni allenamento.
Emma: Allora, prima di parlare di Finali Nazionali, direi che il primo obiettivo è quello di allenarci e giocare come una squadra. Sicuramente le Finali Nazionali sono l’Obiettivo, e io ti direi anche arrivare tra le prime quattro, ma di sicuro deve essere un percorso.
Dobbiamo cercare di migliorarci partita dopo partita, allenamento dopo allenamento, proprio come siamo riuscite a fare l’anno scorso sia in U17 che in U19. Per quanto riguarda la serie C invece, ti direi che l’obiettivo è riuscire a guadagnarci la finale per la promozione.
Tra A1 ed A2, tutte e 4 vi troverete a competere al massimo livello possibile. Cosa pensate di poter apprendere da compagne più esperte?
Emilia: Sicuramente confrontarsi con giocatrici più grandi e più esperte è molto stimolante per ragazze giovani come noi. Bisognerà apprendere e ascoltare il più possibile per migliorare.
Olivia: Sto imparando ad allenarmi con la massima intensità e determinazione in ogni allenamento. Le ragazze dell’A1 sono un esempio nell’impegno, nell’attenzione ad ogni dettaglio tecnico, nella voglia continua di migliorarsi. Sono un esempio anche per come accolgono noi ragazze più giovani e nell’aiuto che ci danno. E poi forse è la volta che miglioro un po’ anche il mio inglese!
Greta: Dalle più esperte penso di dover assorbire il gioco senior, più organizzato e meno caotico di quello giovanile. Le più grandi sono più sgamate e furbe e sicuramente mi aiuteranno ad esserlo a mia volta.
Emma: È sicuramente una grande opportunità potersi confrontare con questa realtà, che è completamente diversa dalle giovanili. Certamente sarà di grande ispirazione poter vedere la “professionalità” delle giocatrici e degli allenatori, che giustamente vivono il basket come il loro lavoro.
Dal punto di vista tecnico, invece, sarà un grandissimo stimolo per migliorarsi. Quando ti ritrovi ad allenarti con giocatrici così forti scatta una sorta di sfida: dimostrare a te stessa, ma soprattutto alle “grandi”, di poterci stare. Ovviamente non è che da un giorno all’altro si possa diventare magicamente giocatrici di serie A, ma questa “sfida” che nasce è di sicuro un grande stimolo per migliorare.