SESTO SAN GIOVANNI, 19 febbraio 2021
Dietro la costruzione dell’Allianz Geas 2020-21 c’è anche chi, a cavallo tra dirigenza e squadra, dà il proprio contributo con esperienza e professionalità: Veronica Schieppati, da questa stagione team manager, incarna questo nuovo ruolo – cucito quasi appositamente per lei a Sesto – con capacità, freschezza e classe. Ma Veronica il rossonero, oltre che nel contrasto tra colore dell’occhiello e della giacca nell’elegante completo dello staff, lo porta anche dentro, dopo essere stata una colonna del gruppo sestese per diversi anni tra A2 e A1. Nel palmarès di Schieppati, che da giocatrice era contraddistinta da uno stile molto fisico e che era capace di ferire le difese avversarie con la specialità del tiro piazzato dall’angolo, anche una finale di coppa Italia della massima categoria e una promozione dalla serie cadetta. Ma adesso Veronica, nella sua nuova veste, ha ancora tanto da dare al Geas: l’abbiamo intervistata per provare a capire quali siano le funzioni e i segreti del team management.
Precisamente quali sono i compiti di una team manager, durante la settimana di lavoro in palestra e nell’approcciarsi al weekend della gara?
Sostanzialmente il team manager si occupa di tutte le comunicazioni tra lo staff medico e la società o tra le ragazze e la società. È un po’ il punto di congiunzione tra la squadra e lo staff. Il team manager bada alla gestione di appuntamenti di ogni genere, che siano per l’appunto terapie, necessità particolari delle giocatrici straniere, commissioni di vario tipo: insomma, un ruolo variegato, per chi cerca di esserci ovunque si possa dare una mano o facilitare qualcosa.
Come hai vissuto il rapido passaggio da giocatrice a membro dello staff? Com’è lavorare con coach Cinzia Zanotti da quest’altro lato?
In realtà mi sono sentita subito piuttosto a mio agio. Mi piace come ruolo, mi ci sto davvero appassionando. Certamente ho ancora un’infinità di cose da imparare e con le quali prendere dimestichezza, ma per fortuna ho un’ottima maestra (Edy Cavallini, la general manager) che mi rende il tutto molto più semplice.
Con Cinzia sono sempre andata molto d’accordo già da giocatrice e continuo a confermare questo bel rapporto che si è creato negli anni. Ho sempre apprezzato enormemente la sua grande capacità di ascoltare chiunque sia al suo fianco come membro dello staff o come giocatrice: è sempre ben disposta al dialogo e al confronto costruttivo. Sicuramente essendo adesso da quest’altra parte del campo c’è ancora più possibilità di scambiare due chiacchiere con lei nei momenti morti e la cosa mi fa davvero piacere. È una grande donna e un grande esempio.
Di quali variabili bisogna tenere conto nella preparazione e nella gestione di una stagione sportiva? In quest’anno particolare, con stop improvvisi e recuperi frequenti, quale lavoro è stato fatto in fase preliminare e poi in corsa per provare a ritrovare la bussola?
Gli imprevisti in una stagione sportiva sono sempre dietro l’angolo: adesso che vivo i “retroscena” me ne rendo ancora più conto. Fortunatamente questa è una società molto seria, che lavora sodo e che ha sempre mantenuto i piedi per terra pur cercando di alzare l’asticella degli obbiettivi stagionali ogni anno di più. Credo che questo sia un po’ il “segreto” del buon lavoro che viene prodotto da tanti anni qui a Sesto.
Certo, quest’anno è stato un anno impossibile da prevedere, ma grazie alle solide basi presenti siamo riusciti a partire fin dal raduno di agosto con la convinzione di poter fare già bene. Abbiamo sempre cercato di calibrare il lavoro anche sui feedback delle ragazze: questo finora ha pagato.
Quali sono i principali insegnamenti che stai traendo dalla nuova esperienza, dopo i primi mesi da team manager?
C’è una cosa che la mia mentore Edy mi ripete dal primo giorno, ovvero: “Usa tanto buon senso e tanta pazienza! E ogni volta che hai un dubbio chiedi!” Credo che queste parole riassumano in modo perfetto le qualità necessarie per questo lavoro e i suoi eventuali problemi. Ci sono tante persone con tante opinioni diverse, ma tutte devono remare nella stessa direzione: è quindi importante cercare di mettere più chiarezza possibile tra le parti. Ho fatto davvero tesoro di queste parole e cerco di migliorare ogni giorno in base a quello che lei mi spiega o che mi introduce per la prima volta. È ovviamente capitato che commettessi errori, ma per fortuna c’è sempre stata lei con tanta pazienza a “salvarmi”.
Obbiettivi e progetti per il futuro in rossonero?
Sinceramente ho molta voglia di continuare col percorso che ho intrapreso. Mi piacerebbe migliorare in ciò che faccio e acquisire sempre più dimestichezza con l’intera gestione, per poter essere davvero una figura di riferimento un domani… Come detto, ho tanto da imparare, ma anche tanta voglia di farlo!
Fabiano Scarani – Ufficio stampa ALLIANZ GEAS